Il 20 settembre, nella sala San Tommaso della Cattedrale di Salerno, alle ore 21, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione nell’ambito della manifestazione “Premio San Matteo 2017”, conferito a quattro personalità salernitane che si sono distinte nella vita sociale del nostro tempo.
La serata, condotta dal giornalista Paolo Romano, in una sala gremita di un pubblico interessato e coinvolto, alla presenza di Sua Ecc.za Luigi Moretti, arcivescovo di Salerno e Don Michele Pecoraro, Parroco della Cattedrale nonché organizzatore dell’evento, ha avuto come sfondo, il coro dei piccoli cantori diretti dal maestro Biagio Capacchione della scuola “Infanzia Serena”, giunta al suo cinquantesimo anniversario.
Questa premiazione, ci ha spiegato Romano, intende sottolineare l’impegno dei “figli” di Salerno che hanno contribuito alla crescita culturale e civile della nostra città e che si riconosce nella tradizione e nel culto del suo Santo Patrono.
Ciascun nome è stato preceduto da un breve profilo dei premiati accompagnati dalla motivazione che, per ciascuno di loro, è stata fornita dalla giuria del Premio.
Accolti sul proscenio dall’Onorevole Alfonso Andria, che ha ricordato i meriti di ciascuno di loro, si sono dunque avvicendati sul palco, a ricevere il prestigioso riconoscimento: il Professore Giuseppe Di Benedetto, cardiochirurgo di statura mondiale, cui si deve, tra l’altro, la realizzazione della Torre Cardiologica dell’Ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, struttura sanitaria di eccellenza, il professore Pasquale Stanzione, giurista di fama internazionale, consulente delle maggiori istituzioni italiane e internazionali, in campo giuridico ed economico, l’attore e regista teatrale Claudio Tortora, fondatore, tra l’altro, del premio Charlot, nonché autore di diversi saggi e poesie, e il nostro don Nicola bari, anima e guida del Centro La Tenda da oltre 25 anni.
Vincendo una connaturata ritrosia a ricevere premi e riconoscimenti personali, don Nicola si è presentato sul palco contornato da un gruppo di giovani, ospiti di alcune delle 13 strutture che oggi testimoniano l’impegno del Centro La Tenda in favore dei degli ultimi a Salerno, come in altre città d’Italia.
Ma soprattutto, il nostro Nicola ha tenuto a sottolineare come l’esperienza del disagio possa rappresentare una grande occasione per ogni persona, affinché riscopra il senso della propria esistenza e trasformi le difficoltà in risorsa personale e sociale.
La serata si è conclusa con un sentito ringraziamento agli organizzatori e ai premiati, e da una riflessione di sua Eccellenza sul senso vero della festa di san Matteo per Salerno, da vivere nel rispetto della sentita tradizione popolare ma soprattutto nella sua dimensione religiosa e spirituale.
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