IL COMMENTO Sala gremita, pubblico delle grandi occasioni, atmosfera effervescente. È questa la cornice che ha caratterizzato la serata finale di UNO SPOT PER, la campagna di comunicazione sociale del Centro La Tenda, presso il Teatro Nuovo di Salerno. E così la serata organizzata dal gruppo del Progetto Giovani de La Tenda a Fieravecchia, dove nasce e cresce la nuova generazione di ragazzi che rappresentano oggi il Centro la Tenda (come ha sottolineato Don Nicola Bari nel suo saluto iniziale), è diventata lo scenario in cui si sono proiettati i sogni, i messaggi, la sensibilità, l’impegno sociale, gli sforzi, la creatività degli autori dei 35 spot pervenuti, ma anche di tutti i giovani che fanno riferimento al nostro Centro. Sono loro, infatti, che esprimono bisogni e speranze del nostro territorio ma anche le risorse necessarie per trasformare i sogni in progetti. Il tema dell’integrazione (oggetto di questa IV edizione del concorso), molto ampio ma anche molto intrigante, ha fornito lo spunto per aiutare i giovani a produrre uno sforzo creativo non banale né scontato. E li ha spinti ad interrogarsi in modo creativo e originale sulla tematica. E con essa, i ragazzi hanno cominciato a confrontarsi costruendo una concreta esperienza di integrazione, nella stessa fase di realizzazione dello spot. E così a seconda che fossero prodotti da scolaresche, da gruppi e/o associazioni del territorio o da singoli autori, sono stati sottoposti al vaglio del giudizio popolare (del pubblico in sala) e della giuria tecnica, composta da Francesco Paglioli, Direttore della scuola di cinematografia NUCT di Roma, Daniela Mendola, giornalista de Il Mattino di Salerno, Mario Scannapieco, Responsabile del Centro Studi e formazione caos, ideatore di UNO SPOT PER. Gli autori degli spot vincitori sono stati premiati con riconoscimenti offerti dai diversi sponsor dell’iniziativa (una macchina fotografica professionale, una giornata formativa a Cinecittà, la pubblicità degli spot sulle emittenti televisive locali, prodotti artistico-artigianali del Laboratorio San Pietro della Cooperativa Eolo, la partecipazione al prossimo Giffoni Film Festival ecc.). Gli oltre 250 giovani (e meno giovani) che occupavano tutti gli spazi disponibili, nel corso della manifestazione, condotta dall’equipe del progetto Giovani, coordinata dalla responsabile Modesta Pecoraro, e presentata da Cristiana, hanno quindi decretato, insieme alla giuria tecnica, i vincitori della IV edizione del Premio. Di fatto, UNO SPOT PER è una manifestazione che si caratterizza sempre più – come ha sottolineato il Consigliere comunale Luciano Provenza, presidente della commissione politiche giovanili del Comune di Salerno che ha patrocinato l’iniziativa – come un evento dell’intera città di Salerno. Ma come si spiega il successo, sperato ma niente affatto scontato, di questa kermesse, che chiama i giovani ad impegnarsi, e a confrontarsi su temi controversi, ad acquisire competenze anche professionali, a sviluppare idee e a investire su di esse? E, per di più, a farlo in un’epoca gli stessi giovani sembrano accomunati dal disinteresse sociale, dall’inseguire mode e modelli edonistici o tutt’al più da un generico, spesso inconcludente, atteggiamento protestatario? La risposta sta forse proprio in quel “per” che fa da suffisso al titolo della manifestazione. È da qualche tempo, infatti, che autorevoli osservatori, ma in verità anche le nostre indagini territoriali, evidenziano come i veri bisogni che caratterizzano le nuove generazioni siano bisogni non solo e non tanto di beni materiali o di servizi, quanto invece di senso e di significato, di partecipazione attiva ai processi sociali, di integrazione attiva. E forse è proprio quel ”per”, quella semplice preposizione che si coglie una risposta efficace al bisogno dei giovani di rendersi utili e di avere una ragione per promuoversi e sentirsi responsabili socialmente Don Nicola Bari, nel breve discorso introduttivo ha citato il tema della bellezza come correlato dell’integrazione, facendo riferimento all’esempio della mano che esprime proprio nelle sue infinite, comunque armoniose, funzioni, un modello di perfetta integrazione. È un esempio che può aiutarci a comprendere anche meglio le ragioni del successo di UNO SPOT PER. In fondo, l’iniziativa di comunicazione sociale risponde al bisogno dei giovani di impegnarsi per l’altro o comunque per una causa sociale, in cui possano esprimere le proprie individuali specifiche differenze riconoscendosi in una proposta condivisa. Nella bellezza, insomma, dello stare insieme, “per” andare oltre se stessi. A titolo di cronaca hanno vinto gli spot “Clandestini”, prodotto dall’Associazione Yalla (premio della giuria tecnica), “Noi, il giardino delle differenze”, prodotto dalla Parrocchia del Volto Santo di Salerno (premio giuria popolare),“Insieme c’è più gusto”, prodotto dal’Istituto Scolastico “Regina Margherita”” (premio scuola). |