Anche UNO SPOT PER si ferma per la emergenza sanitaria.
Il 2020 sarebbe stata la decima edizione.
10 anni rappresentano un bel traguardo, un percorso, una storia da raccontare. Lontano ma vicini.

Eccoci qui allora con un revival di video, palmares, cronache e commenti relativi alle precedenti edizioni del concorso.
E… RESTATE CONNESSI
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“UNO SPOT PER” è una iniziativa del Progetto Giovani del Centro LA TENDA, ideata dal Centro sudi e formazione caos per sensibilizzare i giovani sulle diverse tematiche che attraversano la loro vita, ma soprattutto per renderli protagonisti nel creare, progettare e realizzare una vera e propria campagna di comunicazione sociale.
Un appuntamento annuale per promuovere e valorizzare le loro capacità critiche e creative.
Nato nell’estate del 2009, UNO SPOT PER faceva parte di una serie di iniziative sorte dal desiderio di offrire ai ragazzi del territorio occasioni di incontro e di impegno che servissero a rendere utile il tempo delle vacanze estive altrimenti esposto al rischio della inutilità, del vuoto, dello sballo.
Con le iniziative del Centro La Tenda (tra cui per l’appunto UNO SPOT PER) si è concretizzata l’idea di prevenire il disagio attraverso l’offerta di uno spazio ai ragazzi del territorio per renderli protagonisti e sviluppare le loro risorse positive, sia individuali che di gruppo.
Solo così si poteva attivare una reale proposta di prevenzione del disagio giovanile.
Senso di appartenenza comunitario, comunicazione sociale, qualità relazionale, integrazione attiva, partecipazione, sono state le costanti di tali proposte, sintetizzate dalla finalità dello sviluppo e della responsabilità sociale.
La Tenda a Fieravecchia, avamposto sul territorio delle attività di animazione sociale del Centro di Solidarietà La Tenda – fino ad allora (siamo nel 2008) conosciuto, prevalentemente, per il suo impegno di contrasto alla tossicodipendenza – ha rappresentato così la volontà di spendere in termini di proposta culturale e formativa, il patrimonio acquisito in oltre trent’anni di impegno al fianco di ragazzi in condizioni di disagio, per accogliere e dare risposta ai loro bisogni comunicativi ed espressivi. Bisogni spesso negati o trascurati e che hanno generato, proprio perché non colti, problemi e patologie.
Di fatti era pensiero diffuso che la prevenzione del disagio e della tossicodipendenza in particolare, dovesse e potesse avvenire attraverso la mera informazione sui rischi e i pericoli delle droghe. In realtà la nostra esperienza ci ha insegnato chiaramente che non bastava l’informazione. Era necessario piuttosto agire in termini di proposte concrete, capaci di migliorare la qualità delle relazioni tra le persone.
C’era bisogno, in altri termini, di una proposta in grado di consentire una partecipazione attiva e di un risveglio della sensibilità sociale dei giovani.
Anche per questo nacque tutta una serie di iniziative tese a rendere i giovani protagonisti della loro vita, tra cui: la rivista “caosinforma giovani”, l’iniziativa “capo-lavori in corso” (vale a dire mostre di disegno, pittura, fotografia), concorsi di musica, rassegne cinematografiche, rappresentazioni teatrali, nonché corsi di recupero scolastici, ecc.
In tale cornice ha trovato fertile terreno di coltura UNO SPOT PER che è diventato un prodotto di punta di questa scommessa sociale e culturale.
Una scommessa, tuttora in corso, che vede protagonisti i giovani. E non per alimentare uno sterile spirito competitivo o esibizionistico fine a se stesso, quanto invece per integrare gli abituali canali di comunicazione di un ingrediente capace, come il sale, di dare sapore alla loro vita: la responsabilità sociale.
Gli obiettivi della campagna /concorso di fatti sono:
- Educare i giovani ad un uso critico del linguaggio per immagini, dinamico, interattivo.
- Sensibilizzarli sulle diverse tematiche che attraversano la loro vita e renderli protagonisti nel creare, progettare e realizzare una vera e propria campagna di comunicazione sociale;
- Promuovere una sana interazione e orientare i giovani al valore della cooperazione;
- Offrire un’opportunità perché si interroghino criticamente sui temi del bullismo, dell’alimentazione, delle nuove droghe, della famiglia, dell’amicizia, dell’integrazione.
- Permettere ai giovani di gareggiare in modo sano e costruttivo, riconoscendosi nella comune sensibilità su temi sociali che riguardano la loro vita.
- Proporre agli educatori naturali e professionali un’occasione di conoscenza, condivisione e comunicazione intergenerazionale.
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IL COMMENTO
Così i ragazzi delle scuole superiori, universitari o appena usciti dal sistema scolastico sono chiamati a “fare squadra” per creare un messaggio condiviso e dimostrare la voglia di reagire alla triste filosofia del “tanto non si può cambiare!”.
Essi sono sollecitati a confrontarsi, cooperando in piccoli gruppi, per promuovere un’idea, un messaggio, una speranza, attraverso la creazione un prodotto multimediale, breve ed intenso, come lo spot audiovisivo.
Di fatto, UNO SPOT PER si fonda sulla forza dei giovani, che non si rassegnano al vittimismo o al pensiero unico, ma desiderano mettere insieme le loro energie per interrogarsi su temi vicini alla loro realtà e… partecipare.
Sono loro, infatti, che posseggono le energie necessarie per trasformare i sogni in progetti, in qualcosa che vada oltre.
UNO SPOT PER è dunque una manifestazione che si caratterizza sempre più come un evento dell’intera città di Salerno.
Ma come si spiega il successo di questa kermesse, che chiama i giovani ad impegnarsi, a confrontarsi su temi anche controversi, a spendere il proprio tempo per acquisire competenze, sviluppare idee, collaborare? E, per di più, a farlo in un’epoca in cui gli stessi giovani sembrano accomunati dal disinteresse sociale, o tutt’al più da un generico, spesso inconcludente, atteggiamento protestatario?
La risposta sta forse proprio in quel “per” che fa da suffisso al titolo della manifestazione.
È da qualche tempo, infatti, che autorevoli osservatori evidenziano come i veri bisogni che caratterizzano le nuove generazioni siano anche, e forse soprattutto, bisogni di partecipazione attiva ai processi sociali, di impegno progettuale, di coinvolgimento intorno ai problemi ecologici, ambientali, politici.
E forse è proprio in quel “per”, quella semplice preposizione, che i giovani colgono una profonda sintonia con il bisogno di rendersi utili e riscoprire il valore della solidarietà.
Don Nicola Bari, il Presidente del Centro la Tenda, nel breve saluto rivolto, lo scorso anno, ai giovani che affollavano il teatro della serata finale, ha citato il tema della bellezza come correlato dell’esperienza dell’integrazione, facendo riferimento all’esempio della mano che esprime proprio nelle sue infinite, comunque armoniose, funzioni, un modello di perfetta integrazione.
È un esempio che può aiutarci a comprendere meglio le ragioni di UNO SPOT PER.
In fondo, questa iniziativa di comunicazione sociale risponde al bisogno dei giovani di impegnarsi per l’altro o comunque per una causa sociale, in cui possano esprimere le proprie individuali differenze riconoscendosi in una proposta condivisa. Nella bellezza, insomma, dello stare insieme.
“UNO SPOT PER” è, insomma, qualcosa in più di un pur stimolante concorso.
È un’esperienza che “fa sintesi”, integra, raccorda e rilancia diverse attività che in essa convergono.
Di seguito la sintesi (palmares, cronaca della serata finale, commenti, curiosità, approfondimenti, relativi alle nove edizioni del concorso) e, ovviamente la riproposizione degli Spot risultati vincenti nelle diverse categorie.